Mercoledì, 11 marzo 2015, alla Biblioteca San Giovanni di Pesaro, si è tenuto il secondo incontro del progetto “Ti presento il mio Paese” dell’Associazione Vicolocorto.
Anche stavolta, siamo andati alla scoperta di un altro Paese europeo, grazie alla presentazione di Sandra Fischmeisterovà, dalla Repubblica Ceca.
Essendo la conoscenza media degli italiani limitata alla leggendaria Praga e ai fiumi di birra, la nostra volontaria SVE ha deciso di fornirci un quadro ben più ampio e variegato della ricchezza della sua Nazione, enumerando, di vari ambiti, le cinque cose più interessanti.
Per non limitarsi a Praga, Sandra ha consigliato vari luoghi di interesse da non sottovalutare, tra città e paesaggi. Tra questi, ovviamente, la sua città natale, Brno.
Oltretutto, piuttosto che ingozzarsi di fast food e di tracannare birra di dubbia qualità, la nostra presentatrice ha raccomandato piatti e bevande tipiche, in particolare, la birra di produzione artigianale, prodotta ovunque nel Paese.
Ha inoltre elencato i cinque sport più popolari in Repubblica Ceca e, infine, ha concluso la prima parte della sua presentazione, parlando delle cinque invenzioni “Made in Czech Republic” e i cinque marchi famosi nel mondo, ma che non sospetteremmo mai essere cechi.
Nella seconda parte, prendendo spunto da un articolo sugli italiani di successo in Repubblica Ceca, Sandra ha esposto le opinioni degli stranieri sul suo paese.
A seguito della sua presentazione, è scaturito un vivo dibattito.
Sandra, che immagine hai voluto dare del tuo paese durante la tua presentazione?
Per rappresentare il mio paese ho stilato una “Top 5” della sua natura, dei suoi marchi e delle sue tradizioni e ho utilizzato un articolo, nel quale si racconta di imprenditori italiani di successo. Ho scelto questa struttura perché, ogni volta che ho chiesto agli italiani cosa sapessero sulla Repubblica Ceca, non ne sapevano molto in realtà. Perciò, ho deciso di dare delle informazioni basilari e di usare un articolo carino, perché riporta riflessioni interessanti e veritiere. Mi ha aiutato inoltre a parlare della situazione passata e presente in Repubblica Ceca.
Come ti sei sentita prima/durante la tua presentazione?
È stata una specie di sfida per me parlare davanti a un pubblico, ma mi sono sentita sorprendentemente bene durante la presentazione. È stato un piacere per me vedere così tante persone in biblioteca. Ma, durante la presentazione, non ero sicura se le informazioni fossero interessanti per il pubblico. Solo alla fine ho realizzato che le persone non si erano annoiate per niente!
Quali sono state le tue maggiori difficoltà?
Non mi aspettavo di incontrarne e così non ne ho avute.
Sono passati già vent’anni dalla fine della Cecoslovacchia… quali sono i rapporti tra cechi e slovacchi oggigiorno?
Non credo che ci siano particolari problemi tra cechi e slovacchi e, se ci fossero, sarebbero tra i singoli, non in generale. Qualcuno può avere buoni rapporti e qualcun’altro no, ma non dipende in alcun modo dalla loro nazionalità. Personalmente, gli slovacchi mi stanno molto simpatici. Secondo me sono persone estremamente simpatiche, aperte e calorose.
Hai detto che gli slovacchi sono capaci di capire il ceco, ma non i cechi lo slovacco… come mai?
Me ne sono accorta quando sono stata in Slovacchia con mia sorella, che ha vent’anni. Eravamo a ristorante e, quando il cameriere è venuto a chiederci che cosa volessimo da bere e da mangiare, mia sorella mi guardò e mi disse che non riusciva assolutamente a capirlo. Quindi, ci sono delle differenze tra le generazioni più giovani e quelle più anziane. Soprattutto, oggi in Slovacchia è possibile ascoltare il ceco alla radio o in televisione, mentre in Repubblica Ceca, lo slovacco si sente di rado.
Sei soddisfatta del riscontro del pubblico?
Sì, sono veramente grata al pubblico per il suo riscontro. Vorrei ringraziare chiunque sia venuto e abbia sparso la voce sulla presentazione. Mi sono resa conto che ne è valsa la pena di organizzare questo evento. Infatti, una signora del pubblico mi ha detto che, pur non avendo abbastanza soldi per andare all’estero, i paesi stranieri le interessano comunque molto e quindi partecipa sempre ad incontri come “Ti presento il mio Paese”. Non avevo mai realizzato quanto potesse essere piacevole per gli altri.
Se potessi tornare indietro, cosa avresti fatto diversamente?
Niente. Tutto è andato come doveva andare, cioè perfettamente.
Sandra
Chiara
Tommaso