Servizio Volontario Europeo (EVS), Vicolocorto

Inclusione e minori opportunità

Siamo Fanny e Sara, volontarie europee.

Dal nostro punto di vista, l’inclusione sociale ha il compito di garantire a tutti coloro che sono a rischio, sia a causa dell’esclusione sociale, della capacità intellettuale, della capacità fisica, ecc., di avere le stesse opportunità e risorse in modo che possano godere di una vita economica, sociale e culturale che offra loro le stesse opportunità del resto della società. Dobbiamo essere chiari sull’inclusione, in quanto ci sono molti modi in cui le persone possono essere incluse nella vita quotidiana.

Sembra difficile ma è molto semplice, ad esempio, installare una rampa su un autobus in modo che tutti coloro che non possono accedervi stiano già godendo di un processo d’inclusione.

Siamo volontarie  all’AIAS, Associazione Italiana di Assistenza Spastici che si occupa delle persone con disabilità psicofisiche serie, cercando di garantire loro una vita migliore e una reale integrazione sociale.

La nostra esperienza da quando abbiamo iniziato è stata molto positiva, siamo felici di potere contribuire con il nostro granello di sabbia a questo progetto. Il problema è che le persone giudicano quelle in sedia a rotelle o con qualche altra difficoltà come diverse. Ricordo che una volta che siamo andati a fare una passeggiata sulla spiaggia e la gente ci guardava e continuava a guardarci, si fermavano persino sulla strada, era molto triste.

Ma è per questo che facciamo attività con loro e ci proviamo a mostrare loro che non sono diversi, che sono persone come te e me. Facciamo disegni, giochiamo a bocce adattandoci sempre a loro, è stata creata una sorta di rampa in modo che possano lanciare la palla, offriamo loro “corsi di lingua” in francese e spagnolo e ci aiutano a migliorare il nostro italiano. Facciamo la cromoterapia una volta alla settimana. Pranziamo anche insieme, siamo il loro supporto primario e diamo loro una mano per mangiare, aiutandoli poi anche a lavarsi i denti.

E in questo modo contribuiamo a farli sentire accettati e non giudicati. Le persone devono rendersi conto che sono esattamente come noi, che hanno emozioni, umorismo, che possono capirci pienamente e comunicare anche senza parlare. E soprattutto, possiamo anche imparare molte cose da loro.

Il Corpo Europeo di Solidarietà è anche un buon modo per sentirsi integrati e integrare le persone, incontriamo molte persone di diversi paesi, tutti lavoriamo e viviamo insieme. Esistono molti social network europei che offrono risorse di apprendimento non formale, ad esempio SALTO – YOUTH è una rete di sei centri di risorse che lavorano in aree prioritarie europee nel settore della gioventù. Questo portale organizza attività di formazione e contatto a supporto delle organizzazioni e agenzie nazionali (AN) nell’ambito di Erasmus + Youth della Commissione Europea per l’apprendimento non formale di operatori e leader giovanili.

D’altra parte, Vicolocorto ha collaborato col progetto “All in” nell’ambito del programma Erasmus+ che ha coinvolto associazioni di diversi paesi come Austria, Spagna, Italia, Bulgaria, Belgio, Scozia e Slovenia, con l’obiettivo di sviluppare e testare un modulo di formazione e materiali di supporto per operatori, leader giovanili, coordinatori di progetti e altri soggetti coinvolti nel lavoro con i giovani, per imparare come rendere il loro lavoro, promuovendone miglioramenti qualitativi.

L’obiettivo è quello di avere un impatto locale, ogni progetto di volontariato all’estero tratta un tema differente ed il nostro è quello di includere le persone con disabilità.

Fanny e Sara

 

 

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