Vicolocorto

Un progetto di volontariato alla Croce Rossa di Cingoli

Il Comitato della Croce Rossa di Cingoli è una parte attiva e importante del piccolo paese tra le colline marchigiane. Le strade dell’associazione Vicolocorto e della Croce Rossa si sono incontrate ben tre anni fa con le prime esperienze di volontariato europeo, precisamente con l’arrivo delle prime due volontarie del Servizio Volontario Europeo (ora conosciuto come European Solidarity Corps) Ainhoa Arroyo e Veronika Dvorska. 

E possiamo anche dire che questa storia d’amore tra i volontari stranieri e il comitato di Cingoli è duratura e piena di bellissime esperienze! 

La Croce Rossa di Cingoli conta più di duecento volontari, e con l’arrivo dei volontari stranieri, soprattutto le attività dei giovani ed alcuni progetti personali hanno preso il volo, come per esempio il progetto di Marc Domingo sulla raccolta dei mozziconi di sigarette nel paese, proseguito da Marc St. Louis con l’attività di “No cicche a Cingoli”. 

Ma vediamo prima un po’ la storia del Comitato. Nato come Gruppo dei Volontari del Soccorso del Comune di Cingoli, come sezione staccata del Comitato di Macerata nel 1994, è stato poi formalmente riconosciuto nel 1998, con un gruppo iniziale di 67 volontari. Ad oggi la famiglia si è allargata, con i volontari provenienti dalla comunità locale, con l’avvento del servizio civile dal 2009 e poi con l’arrivo dei volontari europei. 

Ora vi starete chiedendo, ma quali attività si fanno all’interno della Croce Rossa? 

Le attività che la Croce Rossa di Cingoli svolge sono molteplici e spaziano in varie aree; quella che maggiormente risalta agli occhi di tutti è quella sanitaria. Tutti i giorni infatti i mezzi della Croce Rossa sono impegnati nei vari trasporti sanitari, soprattutto di anziani o persone inferme per visite mediche, ricoveri. Ed anche durante i mesi più duri della pandemia, nonostante gran parte delle prestazioni mediche si fossero fermate se non urgenti, la Croce Rossa è sempre stata al fianco della popolazione, per esempio distribuendo casa per casa le mascherine. 

La Croce Rossa di Cingoli ha anche iniziato da qualche anno il progetto “Mettiamoci sulla buona strada: bevi responsabilmente” dove vuole fare informazione soprattutto ai ragazzi sulla pericolosità del guidare in stato di ebrezza. Quasi tutti gli anni infatti, il gruppo giovani del Comitato organizza attività sulla consapevolezza del bere, con percorsi in bicicletta ad ostacoli per i più piccoli, per esempio, oppure per i ragazzi adolescenti con occhiali per la realtà aumentata che simulano lo stato d’ebrezza.  Il progetto è affiancato solitamente dall’evento “Calici dal Balcone” dove la Croce Rossa insieme alle cantine delle Marche creano un percorso che attraversa il centro storico con degustazioni di vini, buon cibo e soprattutto informazione sul bere con coscienza e i pericoli che si creano quando ci si mette alla guida ubriachi. 

L’evento è sempre un grande successo, anche se purtroppo è stato sospeso da due anni a causa della pandemia, ma speriamo di poterlo realizzare nuovamente al più presto. 

Altra attività che è stata un grande successo è stata la collaborazione con le scuole medie. La Croce Rossa di Cingoli infatti fa formazione nelle scuole sulle manovre salvavita e di primo soccorso. Oltre a questo, con il progetto “Tu sì que vales” ideato da una delle prime volontarie europee, Ainhoa Arroyo, le classi delle scuole medie di Cingoli hanno partecipato alle varie sfide proposte durante la settimana di Carnevale. 

Inoltre, come non ricordare il progetto “No cicche a Cingoli” di Marc Domingo e proseguito da Marc St. Louis come già detto in precedenza. Questo progetto è stato molto importante per la nostra comunità e non solo. Può considerarsi uno dei progetti “esempio” perché è riuscito ad avere un grande impatto sulla popolazione, cercando di sensibilizzare tutti a non inquinare il nostro paese, lanciando un vero e proprio messaggio ecologista. 

Infine è bene ricordare l’impegno della Croce Rossa con i vaccini. Il Comitato di Cingoli infatti è stato attivo sin dalle prime dosi, partendo dagli antinfluenzali per i soggetti fragili ed anziani, passando poi a quelli contro il Covid a tutta la popolazione, un giorno a settimana i volontari erano lì presenti per aiutare con i moduli, controllarli e dare un sorriso a chi aveva ricevuto la dose, a chi stava aspettando nella sala o mentre erano in fila. 

Come avete potuto leggere e scoprire, la Croce Rossa di Cingoli è vicina alla popolazione più di quanto si immagini, e soprattutto si adopera in molte attività oltre a quella sanitaria. I ragazzi del volontariato europeo lo hanno subito capito e non perdono occasione per apportare il loro aiuto con nuove idee e nuovi progetti.

L’ambiente della Croce Rossa di Cingoli è come una famiglia: ci sono persone che ti ascoltano, altre che ti spronano, altre con cui magari puoi discutere, ma è pur sempre un luogo sicuro ed accogliente. Forse è proprio per questo che quasi tutti i volontari ESC che sono arrivati a Cingoli hanno allungato il loro periodo di volontariato o sono rimasti anche dopo la fine del progetto, perché la Croce Rossa di Cingoli ti rimane nel cuore, soprattutto per le persone che fanno di quell’ambiente una seconda casa.

Giulia

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